“Exclusion. La rivolta dei ratti” di Miryam Di Capo

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Interpretare il tema di quest’anno è stato decisamente una bella sfida su almeno due piani diversi.
Nel primo l’Invisibile rappresenta ciò che non vediamo, e che proprio per questo ci fa paura perché non riusciamo a dargli una forma. Mi sono subito venute in mente le creepy pasta che leggevo da ragazzina: erano racconti inquietanti, molto in voga durante la mia adolescenza, che giravano sui forum e sulle prime piattaforme social. Ho pensato così di mettermi in gioco esplorando il genere thriller-horror.
Muovendomi sul secondo, ho riflettuto sulla sensazione di “invisibilità” che si amplifica molto durante il periodo dell’adolescenza. In questa fascia d’età i ragazzi si sentono più insicuri ed incompresi, e possono essere maggiormente soggetti a fenomeni di bullismo. In particolare, ci tenevo a parlare di un tipo subdolo di bullismo: non quello plateale, che purtroppo abbiamo tutti ben presente, ma quello più sottile chiamato “exclusion”, che consiste per l’appunto nell’escludere una persona dal gruppo. Questo tipo di isolamento può avere conseguenze anche molto gravi sul soggetto che lo subisce, e per questo vorrei invitare i lettori a riflettere sul proprio comportamento nei confronti delle persone che li circondano, perché tutto ciò che facciamo ha delle conseguenze, nel bene e nel male.

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